Non ricordo quando ho conosciuto la Musica Classica Contemporanea Minimalista ma ricordo che l'ho fatto con Glass. Ero ai primi anni di studio di Composizione presso il Conservatorio di Udine ed ebbi una sorta di folgorazione per certi autori Minimalisti. Ricordo il disprezzo con il quale il mio ex-insegnante di Composizione parlava di questa espressione artistica musicale; ricordo la cattiveria con la quale, nel 1997, tento' di bloccare uno spettacolo di mia creazione con musiche composte da me e NON sottoposte alla sua censura ed alla sua epurazione. Ricordo le parole con le quali lui ed altri "professionisti" dell'ambiente musicale udinese bollarono la mia produzione e quella dei veri professionisti minimalisti: come fare ad attaccare Glass, Reich, Riley? Eppure qualche parolina di spregio su questi Compositori ogni tanto volava. Sono passati svariati anni da quel periodo (oscuro e culturalmente intollerante) eppure mi rendo conto che si trovano ancora ambienti ferocemente intolleranti (personalmente li ho trovati a Bologna, nell'ambito universitario). Ma questo e' tutt'altro discorso (che provvedero' ad aprire nelle prossime settimane). Cio' che mi premeva chiedere ai lettori di questo Forum e' cosa pensassero della Musica Classica Contemporanea Minimalista. A voi la parola.
Mi sono permesso di spostare la tua discussione in questa categoria ("composizione") perchè mi sembra più consona.
Personalmente la musica minimalista non mi intriga; il fatto di fondarsi su una trama ripetitiva ed un graduale mutamento mi dà l'impressioni che la volontà dell'autore non sia di rendere questa musica soggetto ma sottofondo.
In questa maniera di intrigante, per me, c'è solo la complessiva sensazione prodotta dal brano e ma non il messaggio musicale.
Cosa avverti in questo genere musicale? Mi piacerebbe capire la tua prospettiva.
P.S.: mentre ti scrivo sto ascoltando Glass - Dreaming of Fiji e Glass - Etoile Polaire (North star)... il potere ipnotico di questa musica è notevole! so-no-in-tuo-potere-philip...cosa?-vuoi-che-uccida?-che-stermini-tutti?-se-me-lo-chiedi-tu-philip-glass...
Trattando oggettivamente l'argomento minimalismo possiamo provare a fare un elenco che elementi "pro" ed elementi "contro":
elementi pro: il merito di aver superato l'avanguardia sterile, il fatto di aver creato delle tecniche musicali o meglio di aver codificato dei procedementi che erano già presenti nella musica di ogni tempo già in Bach possiamo trovare procedementi additivi con piccoli incisi, nell'ultimo Brahms ci sono "intermezzi" che si basano sulla permutazione di piccoli incisi....
Elementi contro: a lungo andare la ripetitività può portare al rischio di poca coerenza, o di povertà di contenuto ....
La tecnica minimalista però è riuscita a dare nuova linfa, e quando il minimalismo si è allontanato da formule armoniche statiche, ascoltate per esempio il concerto per violino di Glass in cui anche l'armonia subisce i procedementi adittivi e permutativi e richiama procedementi tonali funzionali